Cosmogenesi

05.02.2019

Circolo in te, mi muove un mare che da quando sei stata concepita è ancora  identico, intatto, puro. Sono come un respiro cosciente, una nuvola carica di pesci, un'isola che non puoi raggiungere. La terra che credi così solida, quella su cui appoggi il tuo peso, è sospesa nel nulla, anche lei vi appoggia il suo peso. E il nulla da chi è sorretto? Il nulla è un piccolo punto che ruota con al centro un oceano trasparente, che è lo spazio della creazione, delle possibilità. Non vi è luce che vi penetri che non ne fuoriesca più intensa.

Mi chiedi se è abitato quell'oceano trasparente al centro del vuoto.

Certo, è abitato dallo Spirito, come ogni centro di energia. Ma tu non sai ancora la differenza tra i vari stati della coscienza, o dell'Essere, e sei nata in un deserto senza Sole, quindi per te non è difficile non credere a niente. Eppure tu hai scelto di prendere quel corpo, quel veicolo, in questo tempo, in questo mondo. Ma anche se lo sai ti piace che qualcuno te lo ricordi, e lo ripeta quasi meccanicamente, come una vecchia litania di cui non hai mai capito il senso.

Hai le mani aperte ora, puoi concretamente sentire che non c'è mai stato un momento dove hai smesso di essere creata, o dove hai smesso di crearti. Solo che attraverso le tue distrazioni preferite ti piace crogiolarti per rimanere in superficie e analizzare tutto come una lotta tra opposti. Luna opposta al Sole, anima duale, natura scissa in bene e in male. 

Quando mi chiesi come fossi nata io, come Voce, non ottenni risposta, fino a quando non parlò per me lo Spirito della Stella. "Sei una passeggera del silenzio che non incontra ostacoli al fluire, è da lì che hai origine, in quel silenzio che sostiene il nulla". Udii.

Eppure ora che ci incontriamo nei mondi che tu conosci, quei mondi mezzani tra me e te, mi sembra che mi hai generato tu con le tue domande senza risposta, con la tua disperazione e la tua leggerezza. Invece prova a vederla al contrario, ci sono Alberi con le radici nel Cielo e Stelle con le radici nel fango. E poi quando cresceremo insieme, che non è espansione, viaggeremo verso una terza possibilità che è quella dell'unirci in un rivolo di musica che né tu né io possiamo ancora neanche immaginare.